La grande bugia dei campionati per bambini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Oggi voglio parlarti della grande – grandissima – bugia dei Campionati per bambini organizzati dagli adulti.

Tutte le Scuole Calcio – beh, non proprio tutte perché nella Scuola Calcio Petrarca funziona diversamente, ma non è di questo che voglio parlarti adesso – parlano ai genitori e ai bambini di partite, tornei, campionati, preparazione, allenatori, etc etc

Hai notato?

Sembra che il primo obiettivo degli adulti – tutti ma proprio tutti, allenatori, dirigenti e anche genitori – sia quello di andare a fare queste benedette partite il prima possibile.

In sé tutto questo potrebbe – dico potrebbe – non essere neanche malaccio ma…

…ma c’è un bel problema: ci sono gli adulti!!!

 

Eh si, perché gli adulti (allenatori – dirigenti – genitori) spesso si mascherano dietro ai bambini (“lo facciamo per loro”, “sono i bambini che ce lo chiedono”, “è giusto farli giocare”). Mai sentite queste frasi? Noi tantissime volte…

Il problema è che le partite le vogliono fare gli adulti!

O meglio, è per loro stessi che gli adulti organizzano queste partite, questi campionati, questi tornei.

E sai perché?

Perché come tutti anche gli adulti hanno bisogno delle loro belle gratificazioni.

Anche se stanno giocando bambini di 6 anni nel campo parrocchiale, gli allenatori si sentono un pò Ancelotti e un pò Mourinho.

I dirigenti si sentono un pò Berlusconi e un pò Moratti.

I genitori si sentono degli esperti di calcio e possono trovare il modo di ricordare quando nel 1974 portavano la borraccia a Paolo Rossi oppure quando nel 1982 raccoglievano i guantoni a Dino Zoff oppure di quella volta che in vacanza al mare hanno conosciuto la zia del cugino di secondo grado di Maradona che comprava le pizze da asporto.

Quale migliore occasione di ricordare poi, a tutto il vicinato e per l’ennesima volta, che solamente a causa di un gravissimo incidente da ragazzini non sono diventati campioni del mondo, non sono stati convocati in nazionale, e simili?

Ti ho scoperto? Fai così anche tu?

 

Mai sentita tutta questa pappardella? Noi l’abbiamo sentita migliaia di volte…

Allora, chiariamoci le idee: è giustissimo che gli adulti si tolgano tutte le soddisfazioni della terra, sacrosanto, legittimo e via discorrendo, ok?

Il problema è alle spalle di chi tutti questi adulti vogliono togliersi le loro soddisfazioni?

Ma è ovvio, alle spalle dei bambini!

Ed ecco che nascono la Coppa dei Campioni degli Oratori, la Champions League dei Quartieri oppure la Supercoppa della Nonno.

E i bambini, che volevano giocare anche loro per carità, si trovano infilati in una serie interminabile di partite.

Di tornei. Di campionati. Di sfide e controsfide.

E chi gioca in tutte queste occasioni? I soliti. I bambini più precoci, quelli più cresciuti, quelli più grandi.

E gli altri? Poco, niente, le briciole. E non si divertono.

Quindi quello che succede spessissimo è che in una squadra di 10-12 bambini ce ne sono 2-3 che si divertono (i più precoci, i più competitivi), 2-3 insomma, e gli altri non ne possono più e tornano a casa molto spesso delusi.

Gli adulti invece si stanno divertendo e alla grande: hanno la loro bella squadretta da seguire e si sentono gratificati.

 

Noi non crediamo che le partite in sé siano un problema, crediamo però che non possono essere fatte in questo modo.

Crediamo che il numero delle partite che vengono proposte ai bambini sono eccessive – anche perché l’attività può diventare troppo impegnativa.

Soprattutto crediamo che l’approccio alle partite deve essere molto graduale.

Perché l’obiettivo degli adulti – istruttori, organizzatori e genitori – deve essere quello che tutti i bambini si divertono, non solo una minima parte.

 

E’ per questo che alla Scuola Calcio Petrarca abbiamo studiato un modo molto originale di approcciare con questo aspetto: i più piccoli partecipano a 2 feste durante l’annata, mentre per i più grandi gli appuntamenti sono 4-5 e l’avvicinamento a questo tipo di feste è molto più sereno.

 

E tu cosa ne pensi?

 

Ci sono posti ancora disponibili nella Scuola Calcio Petrarca: se vuoi far provare a tuo figlio la nostra attività non perdere tempo, chiamaci 347.42.81.312 – 329.03.76.795 oppure mandaci una mail info@scuolacalciopetrarca.it

 

Ciao

Paolo

l’autore di “Come insegnare la coordinazione nella Scuola Calcio”

l’organizzatore della “Scuola Calcio Petrarca, la Prima Scuola di Calcio a 5 di Padova”

 

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