Istruttori: ma è tutta una questione di qualifica? Oppure c’è altro dietro il distintivo?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nelle Scuole Calcio per bambini si parla sempre di: istruttori qualificati, istruttori patentati, istruttori abilitati, istruttori laureati, eccetera eccetera

 

Ti è mai capitato di prendere in mano un volantino di una Scuola Calcio?

Oppure di entrare nel sito web di una Scuola Calcio?

Allora, 99 volte su 100 la questione degli Istruttori Qualificati la trovi in prima fila.

 

La domanda che mi faccio sempre è questa: ma è tutta una questione di qualifica?

Cioè, intendo dire, un ragazzo va ad un corso, magari della durata di qualche sera, fa un esamino alla fine, gli viene consegnato un bell’attestato, e in base a tutto questo dovrebbe ritenersi “qualificato” per poter fare attività con mio figlio?

Tu ti accontenteresti?

Beh, io no, sinceramente.

 

Per 2 semplici motivi.

 

Motivo numero 1.

Ok, l’istruttore ha fatto il corso, ma adesso cosa farà con i bambini?

Non è un pezzo di carta che lo rende capace di proporre – in maniera convincente – un’attività con i bambini.

 

Motivo numero 2.

L’istruttore è qualificatissimo.

Ma cosa c’è veramente dietro?

Cosa lo anima nell’attività con i bambini?

E’ il suo vero obiettivo?

Oppure sogna di diventare il nuovo Mourinho e quindi considera il fatto di allenare i bambini una tappa intermedia tra sè e il palcoscenico di allenare allo Stadio San Siro oppure al Bernabeu.

Fai attenzione a questa domanda – e anche alla risposta.

Se l’istruttore di tuo figlio non ama veramente fare attività con i bambini, se non è gratificato dal fare attività con i bambini, se dentro di sè vuole diventare un grande allenatore,  allora hai una sola cosa da fare, credimi: disiscrivi immediatamente tuo figlio da quell’attività e iscrivilo da un’altra parte.

E sai perché?

Non c’è nulla di peggio nell’attività con i bambini di un adulto che “usa” i bambini per poi diventare un grande allenatore – o almeno sogna di diventarlo.

Cosa fa uno così? Semplice, vuole dimostrare con i bambini – e quindi anche con tuo figlio – di meritare di allenare l’Inter oppure il Real Madrid. Quindi ecco schemi, tattica, eccetera eccetera per bambini di 7-8 anni.

E poi alla partita cosa succede? Semplice, che giocano sempre gli stessi, i più grandi, i più precoci, i primi arrivati, i più bravi. Perché lui – l’allenatore – deve vincere per diventare un grande allenatore.

 

Ci hai mai pensato?

 

Allora, visto che ci sono ti dico cosa facciamo noi alla Scuola Calcio Petrarca: la prima domanda che facciamo ai nostri nuovi istruttori è se vogliono allenare anche i più grandi.

Se ci dicono di si per noi…non vanno bene!

Per un semplice motivo: vogliamo che i nostri istruttori siano gratificati dal fare attività non i bambini, non che la facciano per ripiego!!!

 

La prossima volta che porti tuo figlio a fare sport, pensaci!

E ricordati anche che le iscrizioni alla Scuola Calcio Petrarca sono ancora aperte: chiamaci 347.42.81.312 – 329.03.76.795 oppure mandaci una mail  info@scuolacalciopetrarca.it

 

Ciao

Paolo

l’autore di “Come insegnare la coordinazione nella Scuola Calcio”

l’organizzatore della “Scuola Calcio Petrarca, la Prima Scuola di Calcio a 5 di Padova”

 

 

 

 

 

 

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